Protagonista dell’orribile storia di cannibalismo è un 51enne russo arrestato dalla polizia nella regione di Arkhangelsk. L’uomo, dopo aver fatto bere gli amici e averli fatti addormentare, secondo quanto emerge dai racconti li avrebbe poi uccisi e fatti a pezzi.Gli omicidi sono avvenuti tra marzo 2016 e marzo 2017, in un luogo vicino alla città. Gli investigatori dopo l’arresto hanno spiegato: «Oltre al cannibalismo, uccideva e mangiava regolarmente gatti, cani e altri piccoli animali e uccelli. I loro resti ossei sono stati trovati nei sacchetti insieme a quelli umani».
Si dice che l’imputato abbia iniziato a vivere in uno degli appartamenti di una delle sue vittime mentre raccontava ai genitori dell’uomo ucciso che loro figlio lavorava in un’altra città. La stessa spiegazione fu data in seguito agli agenti di polizia che cercavano la persona scomparsa. Le altre due vittime non avevano parenti, il che significa che non fosse stata denunciata la loro scomparsa.
«Considerando che le parti dei cadaveri sono state trovate a frammenti, e che è stata difficile la loro identificazione – spiegano fonti investigative -, si è risaliti alla loro identità solo grazie a un gran numero di vari esami, molto complessi».